Proposta di discussione ai Fr\ di Loggia
(Alberto Guarguaglini)
Un filosofo o un poeta ha definito Giuseppe Mazzini “anticipatore e contemporaneo della posterità”.
Parafrasando il filosofo e il poeta, e senza irriverenza per Mazzini, a me piace definire “anticipatori e contemporanei della posterità” tutti i Fratelli Massoni, per lo spirito universale che li ispira, per lo stimolo ideale che li anima, per l’ansia creatrice che li pervade, per l’impegno etico e politico che essi assumono nel presente per proiettare l’opera loro nell’avvenire. In questo convincimento io sono confortato dalla lapidaria affermazione dell’illustre filosofo Massone Giovanni Bovio che definì la Massoneria “ Civiltà che cammina con la giovinezza del mondo”.
E’ proprio per non essere sorpresi e superati dalla dinamica degli eventi, è proprio per vedere realizzati i postulati di libertà, di uguaglianza e di fratellanza e per l’affermazione del diritto e della democrazia che l’opera fattiva della Massoneria deve sensibilizzare l’opinione pubblica intorno alle manchevolezze della classe dirigente del nostro Paese, intorno alla perversione civile che caratterizza certe espressioni deteriori di vita sociale, intorno al disastro morale verso i professionisti della politica disfattista che gradatamente avviano la collettività italiana verso estremismi dittatoriali, pregiudizievoli dei sacrosanti diritti inalienabili della dignità umana o della libertà democratica, faticosamente riconquistati attraverso le lotte del risorgimento e della resistenza.
Richiamandoci alle tradizionali capacità di giudizio e di indirizzo della Massoneria Italiana, noi Massoni dobbiamo volere che in questa ora incerta della nostra Patria, si levi dalla Massoneria Italiana una voce chiara e possente, netta e precisa, che ripeta a noi stessi e trasmetta a tutti gli Italiani l’incitamento a perseguire la via della pace e della fratellanza, della giustizia e della libertà, della democrazia e dell’uguaglianza e che al tempo stesso condanni per ora e per sempre ogni estremismo antidemocratico, sia esso paludato di nero o macchiato di rosso.
Ritengo che questa presa di posizione sia doverosa da parte nostra e che essa – lungi dal dividere – contribuisca a cementare la nostra volontà unitaria per l’affermazione attuale ed eterna dei principi che ispirano le azioni permanenti della Universale Massoneria.
Questa nostra Famiglia ideale che tenta di portare la redenzione dell’uomo su questa terra e che vive di una umanità sempre nuova in base ad una serie progressiva di esperienze, di cui ognuna supera la precedente, perfezionandola, che è stata guida e luce all’Umanità nel corso dei secoli, non può tacere né rimanere insensibile dinanzi al pericolo di sovvertimento dei valori ideali e reali solennemente affermati dal trinomio massonico.
Per queste considerazioni propongo – con la vostra approvazione – di porre in discussione l’argomento in questa e in altra tornata di lavori, e di portare l’iniziativa a conoscenza del Collegio Circoscrizionale e del Grande Oriente d‘Italia.