PER L’INIZIAZIONE DI UN LIBERO MURATORE

Per l’iniziazione di un Libero Muratore

    Caro Fratello, benvenuto tra noi.


    Benvenuto tra coloro che perpetuano una millenaria tradizione che vede
la ragione guida e dea della loro vita.


    Solo dal 1700, la M. è organizzata nella forma e nei riti attuali, ma la
ricerca della verità risale a molti secoli prima.


    Dai Sumeri, agli antichi sacerdoti egizi, dalle scuole pitagoriche agli
Esseni, dalle scuole esoteriche, quali erano le prime comunità  dei seguaci
di Cristo, agli alchimisti, ai Templari, fino a noi….


    Unico  filone d’oro che contraddistingue tutti è l’aver sollevato, di
propria volontà, la faccia dalla palude della vita, per guardare le stelle e
chiedersi:


    “Chi siamo, da dove veniamo, dove andiamo”.


    Le tre domande che si presentano ad ogni uomo, ad ogni individuo cui non
fa difetto la cultura e che sia “libero da, per essere libero di”.


    Le religioni hanno dato sempre risposte sicure, dogmatiche e
indiscutibili.


    In M. riceverai solo dubbi.


    Le certezze o provengono da chi non ha esperienza, o provengono da
fideismo cieco e irrazionale.


    In M. troverai solo dubbi.


    E attraverso il linguaggio eterno del simbolismo, verrai aiutato ad
avere solo dubbi.


    Caro Fratello, ricordati che la M. non è una scuola di pensiero.


    La M. è una scuola di pensieri.


    Tu, tra le colonne del Tempio, che ha il cielo e le stelle come confine
superiore, con il silenzio cui sarai obbligato, per tutto il periodo del
primo grado di Apprendista, imparerai a dominare l’istinto.


    Imparerai, pian piano ad acquisire quella qualità, così rara tra gli
uomini, che ti permetterà di ascoltare il pensiero degli altri, dei Maestri.


    Non solo le parole, ma ascolterai, ripeto, il pensiero.


    Ed entrerai in una dimensione nuova, dimensione che nessuna scuola
profana ha mai insegnato; dimensione che ti permetterà di comunicare
attraverso la mente e lo spirito.


    Il Segreto massonico lo apprenderai scavando nel significato dei simboli
e dei rituali; simboli e rituali che contengono la saggezza antica.


    Nel silenzio tra le colonne, ti chiederai il perché di tutte le cose, ti
renderai conto di quante sovrastrutture e tabù inutili e dannosi
l’educazione profana ti ha dato come fardello.


    E inizierai a sbozzare la pietra grezza, per liberarla dalle scorie e
dalle sovrastrutture che nascondono il capolavoro del creato: l’UOMO.
    Incomincerai a dare la giusta dimensione alle cose ed agli avvenimenti.


    Scoprirai un modo di vivere in una dimensione diversa. E questo tuo
modo, in armonia con la natura ed i Fratelli di Loggia, verrà notato da chi
ti vive vicino.


    Il tuo modo di comportarti cambierà gradatamente, dopo aver intuito che
la Fratellanza, l’Uguaglianza e la Libertà sono tre virtù, sbandierate
molto, ma praticate molto poco.


    Imparerai la virtù della Tolleranza che ti permetterà di accettare le
idee altrui, cercando di capirne le motivazioni ed assimilarne il contenuto
di verità.


    La M., ripeto ancora, ti aiuterà ad avere dei dubbi.
    Ma il dubbio è la virtù del Saggio.


    Quando le voci rumorose si quietano e la ritualità del Tempio ti
avvolgerà,  allora emergerà, dal profondo della Coscienza, la voce del
silenzio.


    Sorgeranno i dubbi repressi e mai ascoltati, ma si farà strada, a
fatica, un bagliore di luce.


    La realtà fisica ti apparirà sfuggente e provvisoria, effimera e
illusoria.


    Prenderanno valore alcuni aspetti nascosti della vita, alcuni messaggi,
trascurati nel rumore quotidiano. Si ridimensioneranno i forti sentimenti ed
apparirà una verità a lungo trascurata e inconsciamente desiderata.
    E  non é certo la paura della morte, perché il tunnel finisce
all’iniziare della Luce cercata.



Quando anche tu,
all’ombra dei silenzi,
ascoltando il silenzio degli altri,
t’accorgi che non sei più sicuro
di niente ed il dubbio
sarà la tua religione,
allora
sei solo all’inizio del colle.


Quando saprai l’amaro e l’asprezza,
non devi temere: é solo l’avvio
al Colle della Saggezza.


Quando,
ferito, non senti dolore,
e il male degli altri non senti,
ma avverti l’amore;
quando
il reale degli altri é illusione
e, donando, ti senti completo,
allora
vedrai la Via che conduce
alla LUCE.        
       

F.’. Mimmo

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