A proposito del tempo:
Noi “contemporanei”, ovvero persone che con differenti età condividono una parte temporale del segmento vitale dedicato, siamo inclini a non soffermarci a riflettere.
In un mondo in cui la misura di te stesso è data in virtù di come gli altri ti vedono, l’apparenza è fuorviante rispetto a ciò che realmente sei nel più profondo del tuo intimo sentire.
Ti svegli, vai al lavoro, mangi, lavori e dormi, inserito in una fotocopiatrice che di giorno in giorno sforna di te una copia di una copia di migliaia di copie sempre più sbiadite.
Così il tuo segmento di tempo chiamato vita è terminato e non necessariamente perché hai compiuto 100 anni.
Tu corri, ma non puoi sfuggire al destino, in quanto la tua storia è già scritta nei piani sottili che noi possiamo solo pensare di intravedere.
Sei bravo nel tuo lavoro, ma pensa che nel giro di un battito di ciglia del Divino, nessuno tra le generazioni future si ricorderà di te.
Sei un giusto, sei attento, hai un comportamento impeccabile, ma stai correndo verso la fine del tuo periodo vitale.
Se invero ti soffermassi a sentire gli odori della campagna, a vedere un’alba oppure un tramonto, a percepire i bisogni degli altri come fossero tuoi, allora questo segmento a te dedicato potresti veramente chiamarlo vita.
( Paolo Tocco )
TAVOLA SEGNALATA DAL FR.’. G. T.