UNA STORIA DI LIBERTA’

UNA STORIA DI LIBERTÀ

Considerazioni ed introduzione agli atti del convegno tenutosi durante

la manifestazione “LiberaMente Massoneria” a Radicofani (SI)

di Gianmichele Galassi

 Il 2015 ha visto la nascita di una nuova iniziativa che intende ripetersi nel tempo. Creata allo scopo di diffondere una conoscenza diretta e reale del lavoro che il Grande Oriente d’Italia favorisce all’interno delle proprie Logge, dove i suoi affiliati si incontrano per dialogare riguardo il perfezionamento individuale; perfezionamento

perseguito attraverso il metodo tradizionale iniziatico che prevede un percorso simbolico di conoscenza di sé stessi che dovrebbe condurre al controllo delle proprie debolezze in favore delle principali virtù umane: benevolenza, tolleranza e fratellanza.

Per rendere concreto e comprensibile a tutti questo percorso, il modo migliore e più immediato è sembrato quello di illustrare alcuni degli esempi storici più significativi che il lavoro all’interno dei

templi massonici ha prodotto: così è nata l’idea di questo convegno.

A tale scopo sono stati invitati anche storici non iniziati alla Massoneria, ovvero “profani” come è uso chiamare i non iniziati fra Fratelli. L’elemento di maggior interesse che, a mio modesto parere, è scaturito dalle relazioni di alcuni relatori “profani”, è inerente al fatto che non esistono documenti storici di alcun genere che fanno pensare ad un intervento della Massoneria come Istituzione nelle vicende risorgimentali e post-risorgimentali italiane: mentre è tanto evidente

da essere predominante, se non addirittura schiacciante, l’opera dei singoli massoni in tutto il processo di unificazione e di liberazione del popolo italiano, sino all’introduzione di tutte le norme tese al riconoscimento di quelli che oggi chiamiamo “diritti basilari dell’uomo”. Agli eminenti storici intervenuti, questo appariva singolare, mentre -giova sempre ripeterlo – per i massoni questo è perfettamente naturale in quanto, un’Istituzione che basa la propria esistenza sul “libero pensiero” avrebbe difficilmente modo di imporre un’idea o ancor più una linea a tutti i suoi “liberi pensatori”… essi gli si rivolterebbero subito contro: i massoni infatti agiscono e devono agire liberamente secondo coscienza favorendo per quanto gli sia possibile il bene della società in particolare e dell’Umanità in generale.

Questa considerazione è fondamentale in quanto dimostra rapidamente quanto siano fuorvianti le notizie sulla Massoneria che molti si affrettano a ripetere ignorandone l’essenza stessa. Se una sedicente Massoneria agisce politicamente in quanto organizzazione gerarchicamente costituita, è per definizione contraria alla Massoneria stessa: il “libero pensiero”, lo dice il termine stesso, prevede che ciascun iniziato persegua il miglioramento di sé nel modo che reputa più opportuno ed in assoluta libertà, perfezionamento che avrà certamente un influsso positivo sulle azioni che andrà man mano a compiere nel corso della propria esistenza. Dialogo e rispetto, acquisiti nella pratica iniziatica, per le idee e posizioni altrui si riflettono immediatamente in una apertura mentale verso ciò che è diverso favorendo al contempo la pacifica convivenza fra persone di estrazione culturale, di ceto e credo differenti. Così è nata la Costituzione americana, i cui principi si ispirano alla migliore

tradizione umana sancendo per legge tanto il diritto alla libertà quanto alla felicità, in un’epoca in cui certo non si trovavano molti sostenitori di queste idee fra i governanti e sovrani degli Stati.

Anche in quel caso, alcuni degli estensori in quanto iniziati massoni hanno ritenuto che valesse la pena sancire per diritto inviolabile alcuni dei principi che ispiravano la loro esistenza: la Massoneria, al proprio interno, quindi non impartisce direttive hai propri affiliati, ma insegna loro il metodo per trovare e valorizzare in sé stessi la

parte migliore. I Massoni considerano, inoltre, gli uomini come eguali senza nessuna distinzione fisica, apprezzando le diverse e peculiari qualità individuali, cercando di premiare i meriti di coloro che più si adoperano nella ricerca della Verità, simbolicamente identificata con la Luce. La dottrina massonica si limita quindi alla metodologia di ricerca dell’essenza stessa dell’esistenza e delle cose in genere, tentando di eliminare le sovrastrutture culturali, quali il pregiudizio, e l’inganno causato dai nostri fallaci sensi… Tutto ciò è evidente nell’operato di molti iniziati che, nel corso della propria vita, stavano percorrendo l’infinita via della Saggezza, della Giustizia e della Bellezza.

Nei seguenti articoli, prodotti quale sintesi del convegno, alcuni di questi tratti saranno facilmente riscontrabili, mentre – ahimè – altri rimarranno celati a coloro che ancora non sanno “né leggere né scrivere”: la storia umana e, soprattutto, quella scaturita dal “libero pensiero” sovente non è raccontata con la necessaria oggettività. A volte è narrata con fini utilitaristici, al solo scopo di confondere

le acque, infatti chi detiene il potere comunicativo tenta di far proprio il successo altrui ed, al contempo, attribuire i propri insuccessi così

come i problemi irrisolti a chi non ha voce per difendersi o, meglio, a chi ritiene di non dover scendere in basso, sullo stesso piano dei detrattori: spesso essi utilizzano la via dell’argomentazione priva di fonti reali che si regge esclusivamente sulla facile “ragione” della diceria diffamante. Quello che, di contro, vorremo dimostrare, attraverso la seria e documentata ricerca storica, e poi divulgare è che la Libera Muratoria è la realizzazione pratica di un sogno che nasce da lontano: la possibilità di vedere e vivere una società di Libertà, Uguaglianza e Fratellanza ove finalmente si possano respirare serenità e felicità, senza distinzioni culturali fittizie e senza il sopruso proprio dell’Homo Homini Lupus di latina memoria.

MASSONICAMENTE N.6   5 – GEN./APR. 2016

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