Cronache della Oktoberfest 12.10.1810
In occasione delle nozze del principe ereditario
bavarese Ludwig con la principessa Therese von Sachsen-Hildburghausen venne
organizzata una corsa di cavalli di dimensioni eccezionali sul campo detto
Theresienwiese (Campo di Teresa). Naturalmente, gli abitanti di Monaco non
persero l’occasione di fare una festa popolare e così nacque la
Oktoberfest.
1811
L’Unione degli Agricoltori diventa ente organizzatore
della Oktoberfest. Attrazioni dell’evento sono le premiazioni dei più begli
esemplari di cavalli e buoi.
1819
La direzione della festa passa al Comune di Monaco di
Baviera che ne decide la frequenza annuale.
1850
La Bavaria, vera santa patrona della Oktoberfest, viene
solennemente scoperta. L’unica statua di grandi dimensioni realizzata in un
pezzo solo in tutto il mondo servirà in seguito da modello per la Statua
della Libertà a New York.
1869
August Schichtl inventa il suo Teatro di Illusionismo.
1870
A causa della guerra franco-tedesca l’Oktoberfest non si
tiene.
1873
I festeggiamenti sulla Wiesn sono bloccati da una
epidemia di colera.
1880
Per la prima volta 400 chioschi di birra e di attrazioni
sono illuminati elettricamente.
1881
Josef Ammer apre la prima e più grande rosticceria di
polli del mondo.
1892
Per la prima volta si usano boccali in vetro: fino ad
allora si erano usati quelli in argilla.
1895
Per la prima volta nel programma dei festeggiamenti
della Wiesn arriva la compagnia di tiro con l’arco “Winzerer
Fähndl” che, per il divertimento degli spettatori, si presenta in
costumi medievali.
1907
Vengono eretti per la prima volta i grandi tendoni della
festa: quelli della Bürgerbräu, Spatenbräu, Hackerbräu e Löwenbräu.
Attrazione è il museo delle malattie popolari.
1910
L’Oktoberfest celebra il primo secolo di vita: tutta la
Baviera festeggia l’evento con 12.000 ettolitri di birra.
1913
Si festeggia l’ultima Oktoberfest alla vigilia della
Prima Guerra Mondiale.
1922
Inizio dell’inflazione. Una Wiesn-Maß (boccale di birra)
costa 50 marchi e una Hendl (pollo arrosto) 500 marchi.
1939-1948
La Seconda Guerra Mondiale costringe la Wiesn a una
pausa obbligata.
1949
Si tiene la prima Oktoberfest dopo gli eventi bellici.
1950
Il borgomastro Thomas Wimmer fonda una nuova tradizione:
nel primo giorno della festa, alle 12 precise, sotto il tendone
Schottenhamel, spilla la prima botte di birra ed esclama: “O’zapft
is!” (espressione del dialetto bavarese che indica l’avvenuta
applicazione di una spina alla botte).
1960
Monaco di Baviera festeggia i 150 anni della Oktoberfest
inserendo di nuovo nel programma le corse dei cavalli e un grande
spettacolo di fuochi artificiali.
1980
Un attentato terroristico sulla Wiesn causa 13 morti e
oltre 200 feriti.
2000
La Bavaria festeggia il suo 150° anno di esistenza.
2001
Al grido di “O´zapft is” alle 12 del 22
settembre ha inizio la 168a Oktoberfest.
Si accenna per la prima
volta alle corporazioni di mestiere.
1278
In
un documento dell’abbazia inglese di Dale Royal compare per la prima
volta il termine “loggia“.
1312
Viene sciolto l’Ordine dei
Templari.
1314
Jacques de Molay, ultimo
Gran Maestro dei Templari, finisce sul rogo.
1370
A York vengono stesi
i Regolamenti Massonici.
1376
Nella capitale inglese
opera un’associazione di Liberi Muratori.
1396
In una licenza
dell’arcivescovo di Canterbury compare per la prima volta la parola
“fremaceons“.
1429
Il priore di Canterbury,
William Molart, fonda una fratellanza di Liberi Muratori.
1459
A Strasburgo,
un’assemblea di scalpellini e tagliatori di pietre ridefinisce gli “Antichi
Doveri“.
1599
Primo verbale di una loggia
a Edimburgo.
1717
(24 giugno). Gli adepti di
quattro logge si riuniscono nella taverna “All’Oca e alla Graticola“,
dando vita alla moderna Massoneria. Eleggono Gran Maestro Anthony Sayer.
1718
Anthony Sayer passa il
maglietto a George Payne.
1720
Jean Théophile Désaguliers
succede a Payne.
1721
(29 settembre). James
Anderson riceve l’incarico di codificare gli “Antichi Doveri”
(Old Charges).
1723
Esce Il libro delle Costituzioni
di James Anderson.
1728
A Madrid, il duca di
Wharton, ex Gran Maestro della Gran Loggia d’Inghilterra, fonda la prima
loggia spagnola.
1731
A Filadelfia nasce
la prima loggia americana.
1731-
1732
Nasce a Firenze la
prima loggia italiana.
1733
Undici fratelli danno vita
ad Amburgo alla prima loggia tedesca.
1734
Nasce all’Aia la
prima loggia dei Paesi Bassi.
1735
Attiva a Roma una
loggia i cui affiliati, salvo uno, sono inglesi.
1736
Vede la luce a Ginevra
la prima loggia svizzera.
1737
L’Officina romana viene
chiusa per ordine del governo papalino. Gastone de’ Medici proibisce la Massoneria in Toscana.
1737
Luigi XV proibisce la
Massoneria in Francia.
1738
Il Senato di Amburgo
emana il 7 marzo un decreto che vieta le riunioni massoniche.
Il 27 giugno in Polonia, ad opera di Augusto III, viene proibita la
Massoneria.
1738
Il 28 aprile Papa Clemente
XII emana la bolla “In eminenti” contro la Massoneria.
1739
Il cardinale Firrao
emana un editto che ribadisce la condanna dei Fratelli; l’Inquisizione
incarcera il massone e favolista fiorentino Tommaso Crudeli.
1742
Nasce la prima loggia in
Austria e in Polonia.
1743
Maria Teresa d’Austria fa
demolire, il 17 marzo, una loggia viennese di militari.
Il 21 giugno, a Lisbona, parecchi massoni vengono arrestati, imprigionati e
condannati al carcere.
1744
A Napoli, un certo Larnage
inaugura una loggia.
1745
Muore Tommaso Crudeli.
1745
La città di Berna
decreta la proibizione della Massoneria.
1746
Nasce la prima loggia
veneziana.
1748
A Genova operano due
logge.
1748
Il Sultano della Turchia,
Mahmud I, proibisce la Massoneria.
1749
Nella sabauda Chambéry
il conte di Bellegarde apre una loggia.
1750
S’inaugura a Pietroburgo
la prima loggia russa.
1751
Papa Benedetto XIV
emana il 28 maggio una bolla contro la Massoneria (Costituzione Apostolica
“Providas”).
1763
Ad Altenberg si
costituisce l’Ordine della Stretta Osservanza.
1763
Il Senato di Danzica
proibisce la Massoneria.
1765
A Torino s’inaugura
la loggia Saint Jean de la Mystérieuse.
1767
Gli inglesi fondano le
prime logge in Cina.
1769
Prima loggia in Turchia, a Costantinopoli.
1770
Nasce a Napoli la
loggia dello Zelo.
1775
Ferdinando IV di Napoli emana un decreto di proibizione
della Massoneria.
1777
A Livorno operano
cinque logge.
1778
J.B. Willermoz organizza il
Convento di Lione.
1779
Ad Aachen viene
proibita la Massoneria.
1782
A Wilhelmsbad, il
duca Ferdinando di Brunswick è eletto Gran Maestro generale di “tutte
le province dell’Ordine dei Cavalieri Benedicenti e dei Muratori Rettificati“.
1784
In Baviera il Principe
elettore Karl Theodor proibisce la Massoneria.
1791
Proibizione della
Massoneria a Madera.
1794
In Austria vengono posti ostacoli
ai lavori delle Logge.
1796
Lo Zar Paolo I reprime la
Massoneria.
1798
Il generale napoleonico
Kléber dà vita alla prima loggia egiziana.
1805
Con il placet di Napoleone
Bonaparte, viene fondato a Milano il Grande Oriente d’Italia.
1805
Nasce il primo Grande
Oriente do Brasil.
1810
Proibizione della
Massoneria anche in Portogallo.
1813
Le due Grandi Logge inglesi
– quella degli Antiens e quella dei Moderns – si riconciliano.
1813
Il Granduca Leopoldo del
Baden scioglie tutte le Logge del suo territorio.
1815
A Granada vengono
impiccati cinque massoni.
1817
Viene fondata la prima
loggia cilena.
1819
A Madrid vengono giustiziati
due massoni.
1821
Papa Pio VII emana
una bolla contro la Massoneria (“Ecclesiam“).
1822
Massoneria vietata in
Russia.
1824
Leone XII pubblica l’enciclica antimassonica “Ubi
primum“.
1825
Papa Leone XII,
nell’enciclica “Quo graviora mala“, condanna le logge.
1825
A Granada vengono
impiccati altri cinque massoni.
1827-
1840
Negli U.S.A. si
costituisce, con una maggioranza di voti esigua, un cosiddetto “partito
antimassonico“.
1829
Papa Pio VIII
scaglia un’enciclica contro la Massoneria (“Litteris altero“).
1829
A Barcellona viene
giustiziato un docente universitario massone.
1832
Bolla di Papa Gregorio
XVI contro la Massoneria (enciclica “Mirari vos“).
1833
Proibita la Massoneria in
Spagna.
1842
Spuntano le prime Officine
in Nuova Zelanda.
1846
Papa Pio IX
manifesta la sua ostilità verso la Massoneria con un’enciclica (“Qui
Pluribus“).
1849
Papa Pio IX rinnova
la sua ostilità verso la Massoneria con l’enciclica “Quibus
Quantisque Malis“.
1856
Il teologo protestante E.W.
Hengstenberg si accanisce contro la Massoneria.
1856
Nasce la prima loggia
filippina.
1859
(8 ottobre). A Torino
sette Fratelli fondano la loggia Ausonia, primo nucleo della
Libera Massoneria nella nuova Italia. Gran Maestro è Filippo Delpino.
1861
(3 ottobre). Costantino
Nigra diventa Gran Maestro del Grande Oriente d’Italia.
1862
(11 marzo). Filippo
Cordova assume la Suprema Maestranza del Grande Oriente d’Italia.
1864
Viene rinnovata l’enciclica
di Papa Pio IX contro la Massoneria (“Quanta Cura“).
1865
(28 maggio). Francesco
De Luca è eletto Gran Maestro del Grande Oriente d’Italia.
1865
Papa Pio IX condanna
la Massoneria nell’enciclica “Multiplices Inter“.
1867
(21 giugno). Filippo
Cordova viene rieletto Gran Maestro del Grande Oriente d’Italia.
(2 luglio). Gli succede Ludovico Frapolli.
1869
Papa Pio IX condanna
la Massoneria nell’enciclica “Apostolicae Sedis“.
1870
Fine del potere temporale
dei papi; la direzione generale dell’Ordine m.·. si trasferisce da Firenze
a Roma.
1871
(27 gennaio). Giuseppe
Mazzoni diventa Gran Maestro del Grande Oriente d’Italia.
1873
Papa Pio IX condanna
la Massoneria nell’enciclica “Etsi Multa“.
1874
La M.·. italiana (Simbolici
e Scozzesi) si ricompone sotto il Grande Oriente d’Italia.
1875
Viene inaugurato a Roma
il primo Tempio ufficiale massonico. La Gran Loggia d’Inghilterra riconosce
Palazzo Giustiniani.
1877
A Roma nasce la Loggia
Propaganda n. 2.
1880
(12 maggio). Giuseppe
Petroni è eletto Gran Maestro del Grande Oriente d’Italia.
1881
Per volontà di Adriano
Lemmi viene fondata l’Associazione del Libero Pensiero,
intitolata a Giordano Bruno.
1881
Papa Leone XIII
condanna la Massoneria nell’enciclica “Diturnum“.
1882
Papa Leone XIII
condanna la Massoneria nell’enciclica “Etsi Nos“.
1884
Papa Leone XIII
scaglia una bolla contro la Massoneria (“Humanum Genus“).
1885
(17 gennaio). Il livornese Adriano
Lemmi è eletto Gran Maestro del Grande Oriente d’Italia.
1886
Vengono fondate le prime
logge giapponesi, per iniziativa della Gran Loggia Unita d’Inghilterra.
1887
Papa Leone XIII
condanna la Massoneria nell’enciclica “Officio sanctissimo“.
1890
Papa Leone XIII
condanna la Massoneria nell’enciclica “Dall’alto dell’apostolico
Seggio“.
1892
Papa Leone XIII
accusa i massoni di far parte di una congiura giudaica mondiale (“Custodi
di quella fede” e “Inimica vis“).
1894
Papa Leone XIII
condanna la Massoneria nell’enciclica “Praeclara“.
1896
(10 giugno). Ernesto
Nathan diventa Gran Maestro del Grande Oriente d’Italia.
1896
A Trento si svolge
il Congresso antimassonico della Chiesa Cattolica.
L’aristocrazia tedesca accusa violentemente i massoni.
1897
Riunione antimassonica a Vienna
presieduta dal Cardinale Anton Gruscha.
1902
Papa Leone XIII
condanna la Massoneria nell’enciclica “Annum Ingressi“.
1904
(15 febbraio). Ettore
Ferrari assume il maglietto del Grande Oriente d’Italia.
1908
Scisma massonico in Italia.
Con Saverio Fera nasce l’Obbedienza di Piazza del Gesù.
1917
(25 novembre). Ernesto
Nathan, per la seconda volta, diventa Gran Maestro del Grande Oriente
d’Italia.
1917
Negli Stati Uniti, F.M.
Jones, membro della loggia Garden City n. 141, fonda i Lions Clubs.
1917
Con l’articolo 2335 del
Codice di diritto canonico, Benedetto XV proibisce, sotto pena di
scomunica, di “aderire alle sette massoniche“.
1919
(23 giugno). Domizio
Torrigiani diventa Gran Maestro del Grande Oriente d’Italia.
1919
L’insegnante austriaco
Fiedrich Wichtl inizia la sua campagna contro i massoni.
1920
Il governo ungherese
scioglie la Gran Loggia d’Ungheria.
1921
A Losanna, durante
una conferenza massonica, nasce la Federazione Massonica Internazionale.
1923
(15 febbraio). Mussolini
proclama l’incompatibilità fra iscrizione al Partito nazionale fascista e
iscrizione alla Massoneria.
1924
Inizio della lotta dei
Soviet contro la Massoneria.
1924
Inizio in Italia delle
persecuzioni fasciste contro la Massoneria.
1925
(19 maggio). La Camera dei
deputati a scrutinio segreto con 289 “si” contro 4 “no”,
mette fuorilegge la Massoneria italiana.
(20 novembre). Il Senato, a scrutinio segreto, con 182 voti favorevoli e 10
contrari conferma la scelta della Camera.
(22 novembre). Il Gran Maestro Domizio Torrigiani scioglie le logge
dipendenti da Palazzo Giustiniani.
1926
Inizia la campagna dei
tedeschi Erich e Mathilde Ludendorff “contro il giudaico massone“.
1927
Una parte della Chiesa
Metodista apre una campagna contro la Massoneria, ma è poco sostenuta anche
all’interno della Chiesa stessa.
1929
Si costituiscono nuclei
operativi di Liberi Muratori italiani in Francia e in Inghilterra.
1930
(12 gennaio). Eugenio
Chiesa subentra al Gran Maestro Torrigiani, condannato al confino
di polizia. Il Grande Oriente d’Italia, messo fuorilegge dal fascismo, cerca
di ricostituirsi fuori d’Italia.
(23 giugno). Arturo Labriola svolge le funzioni di Gran Maestro al
posto di Torrigiani.
1931
(29 novembre). Alessandro
Tedeschi è eletto Gran Maestro del Grande Oriente d’Italia.
1933
Iniziano le ostilità
antimassoniche da parte del Nazionalsocialismo. Hitler fa chiudere tutte le
logge.
1934
L’8 gennaio viene emanata
dal Ministero degli Interni tedesco (Goering) una circolare per snellire le
operazioni di scioglimento delle Logge.
1935
Proibizione definitiva
della Massoneria in Germania.
1938
Franco dichiara illegale la
Massoneria spagnola. I massoni vengono perseguitati e condannati a severe
pene detentive.
1939-
1940
La Massoneria viene
proibita negli Stati occupati dalle truppe tedesche.
1940
Il maglietto del Grande
Oriente d’Italia passa a Davide Augusto Albarin.
1940
Il dittatore spagnolo
Franco mette definitivamente fuorilegge la Massoneria e il comunismo.
1943
(Settembre). Viene
costituito un Supremo Consiglio della Massoneria Unificata, cui
partecipano sia i Fratelli di Palazzo Giustiniani che quelli di Piazza del
Gesù.
1943-
1945
Nasce il Comitato di
Maestranza.
1945
(18 settembre). Guido
Laj è eletto Gran Maestro del Grande Oriente d’Italia.
1947
Viene fondata la rivista
“L’Acacia Massonica“.
1949
(19 marzo). Ugo Lenzi
è eletto Gran Maestro del Grande Oriente d’Italia.
1951
All’interno della Chiesa
Anglicana si forma un gruppo contro la Massoneria, che delibera a maggioranza
un atteggiamento di rigida chiusura nei suoi confronti.
1953
(21 marzo). Carlo
Speranza è il nuovo Gran Maestro del Grande Oriente d’Italia.
(4 ottobre). Gli succede Publio Cortini.
1953
Nasce la Gran Loggia
d’Israele.
1957
(28 maggio). Umberto
Cipollone è eletto Gran Maestro del Grande Oriente d’Italia.
1960
(29 maggio). Giorgio
Tron è eletto Gran Maestro del Grande Oriente d’Italia.
1961
(29 aprile). Corrado
Mastrocinque è eletto Gran Maestro del Grande Oriente d’Italia.
(17 maggio). Gli succede Giordano Gamberini.
1964
Paolo VI emana l’enciclica “Ecclesiam suam”
che riconferma la scomunica della Massoneria.
1965
Un film della B.B.C. mostra
parti contraffatte di un rituale massonico, allo scopo di creare e rafforzare
i pregiudizi negli avversari della Massoneria.
1969
(15 giugno). Incontro a Savona
fra ecclesiastici e massoni. Lo promuove il paolino Rosario P. Esposito.
1970
(21 marzo). Lino Salvini
è eletto Gran Maestro del Grande Oriente d’Italia.
(5 luglio) – La dichiarazione di Lichtenau da parte dei
rappresentanti della gerarchia ecclesiastica tedesca, svizzera e austriaca
sanziona praticamente la fine delle ostilità fra cattolici e massoni.
1974
(19 luglio). Lettera del
cardinale Franjo Seper, prefetto della Congregazione per la dottrina
della Fede, al cardinale John Joseph Krol, arcivescovo di Filadelfia
e presidente della Conferenza episcopale nordamericana. Implicitamente la
scomunica non viene più comminata.
1979
(18 novembre). Ennio
Batelli è eletto Gran Maestro del Grande Oriente d’Italia.
1980
La Loggia P2 (Propaganda
2) era una stimatissima officina del XIX secolo. Nel 1979 Licio Gelli
riceve l’incarico di riorganizzarla. Quando nel 1975 si deve per forza di
cose chiudere la Serenissima Gran Loggia d’Italia di Piazza del Gesù a causa
di attività non proprio muratorie, egli ne aprofitta per far confluire nella
rinnovanda P2 molti massoni della disciolta Gran Loggia e trasformarla
in una sorta di circolo segreto dove si incontrano faccendieri, banchieri,
dirigenti industriali, uomini politici di governo e parlamentari, ufficiali
di tutti i servizi segreti, nonché personaggi legati alla mafia e al
Vaticano. Gelli crea così la nuova P2, un’influente centrale italiana
di affari. Il Grande Oriente, nel 1976 espelle Gelli dalla comunione massonica.
Ciononostante, le responsabilità vengono fatte ricadere su tutti i massoni
italiani.
1980
La Conferenza
episcopale tedesca ribadisce l’incompatibilità fra Massoneria e
Chiesa cattolica.
1981
(17 febbraio).
Dichiarazione della Congregazione per la dottrina della Fede in
cui, fra l’altro, si dice che “la scomunica” non è stata
abrogata.
(17 marzo). Blitz nella villa di Licio Gelli a Castiglion Fibocchi.
Scoppia il caso P2.
(7 maggio). Il presidente del consiglio, il democristiano Arnaldo Forlani,
nomina una commissione di tre “saggi” chiamati a stabilire se la P2
è un’associazione segreta. (La risposta è: “Si.”)
(23 settembre). S’insedia la commissione d’inchiesta sulla loggia massonica P2,
presieduta dalla democristiana Tina Anselmi. I suoi lavori dureranno
trentaquattro mesi.
1982
(25 gennaio). Il capo del
governo, il repubblicano Giovanni Spadolini, primo presidente del
consiglio laico del dopoguerra, scioglie la P2.
1982
(28 marzo). S’insedia a
governo del Grande Oriente d’Italia il Gran Maestro Armando Corona.
1983
(25 gennaio). Nel nuovo
Codice di diritto canonico, promulgato da Giovanni Paolo II,
l’iniziazione massonica non è più passibile di scomunica.
1983
(26 novembre). In una nuova
dichiarazione, la Congregazione per la dottrina della Fede
sostiene che i massoni sono in stato di peccato grave e non possono accedere
alla Santa Comunione”.
1984
Il Cardinale Ratzinger,
presidente della Congregazione per la dottrina della Fede in Roma,
indica i fedeli cattolici che sono affiliati ad una comunione massonica come
“in stato di peccato grave“.
1985
(23 febbraio). L’Osservatore
romano pubblica un articolo della Congregazione per la dottrina
della Fede in cui si ribadisce lo stato di peccato grave in cui
versano i cattolici iscritti alla Massoneria.
1986
Una parte della Chiesa
Anglicana tenta di imporre ai propri fedeli il divieto di appartenere ad una
Loggia massonica.
In Inghilterra un gruppo politico avvia una campagna per vietare ai
dipendenti del Dipartimento della Giustizia e ai poliziotti di essere affiliati
a Logge massoniche.
Un progetto di legge con uguale obiettivo viene avanzato al Parlamento
Europeo, ma il Consiglio non ritiene di adottarlo.
1989
In una parte della stampa
sovietica i giornalisti massoni e quelli ebrei vengono professionalmente
emarginati o retribuiti inadeguatamente.
1990
(11 marzo). Giuliano Di
Bernardo è eletto Gran Maestro del Grande Oriente d’Italia.
1992
Il FAZ (un giornale
di Francoforte) cita l’italiana “l’Unità” per riportare
quanto da questa tendenziosamente asserito, e cioè che i servizi segreti
hanno accertato come la Massoneria sia implicata, attraverso un suo braccio
interno dedicato alla politica estera, in traffici di droga e armi con i
paesi dell’ex cortina di ferro.
1993
(16 aprile). Giuliano Di
Bernardo lascia polemicamente la Maestranza giustinianea e lo stesso
giorno fonda la Gran Loggia Regolare d’Italia.
(18 dicembre). Virgilio Gaito è eletto Gran Maestro del Grande Oriente
d’Italia.
1995
(15 dicembre). Franco
Franchi è il nuovo Gran Maestro della Gran Loggia d’Italia degli Antichi
Liberi Accettati Muratori all’Obbedienza di Piazza del Gesù.
1997
“Il primo ministro
Dr. Uwe Barschel è stato assassinato dai massoni“: è la notizia
propagandistica divulgata dal conservatore e giornalista tedesco Werner
Joachim Siegerist.
1998
La Commissione Interna
dell’inglese Camera dei Comuni chiede che vengano rivelati i piedilista dei
massoni giudici, poliziotti e funzionari e che ogni nuovo iniziato debba
dichiarare la propria appartenenza alla Massoneria.
L’agenzia di stampa Reuter segnala che gli affiliati agli ordini protestanti
irlandesi sono tutti fratelli organizzati il Logge all’interno di un solidalizio
simile alla Massoneria.
L’emittente cattolica polacca “Radio Maria” inserisce in
diversi programmi divulgativi contenuti antimassonici. La maggior parte di
essi viene connessa contemporaneamente a propaganda antiebraica.
1999
Uomini politici russi, in
prevalenza appartenenti al partito comunista e a gruppi di estrema destra,
fanno gravare sui massoni e sugli ebrei i problemi politici, sociali ed
economici degli Stati membri.
1999
(20 Marzo). Gustavo
Raffi è eletto Gran Maestro del Grande Oriente d’Italia.
… a proposito di
antimassoneria …
Certamente la cronistoria dell’antimassoneria che abbiamo presentato non è e
non ha certo la pretesa di essere completa ed esaustiva nei confronti di un
problema tanto grave e purtroppo diffuso. Le teorizzazioni demagogiche e le
istanze repressive, messe in opera di chi detiene il potere nei confronti di
quanti – mossi da motivi etici – attendono l’alba della giustizia e della
libertà, da sempre accompagnano e mortificano la storia dell’uomo. Se siete a
conoscenza di altri fatti di intolleranza “storica” nei
confronti dei massoni, per favore comunicateceli: insieme scriveremo un “libro
nero dell’antimassoneria” da tramandare a chi ci seguirà e da
mostrare a chi ci avversa senza conoscerci. Un grazie a tutti!
PREMESSA
Attraverso
un’interpretazione rigorosamente simbolica del Tempio, abbiamo cercato di
trasmettervi le nostre personali esperienze e conoscenze esoteriche
sull’argomento; non parliamo del tempio massonico in se stesso, ma vi
proponiamo vari spunti interpretativi sul tema, adoperando il metodo
massonico, e conseguentemente indicando il percorso iniziatico, esoterico, e
simbolico, attraverso il quale il massone percorre il proprio cammino.
Poniamo
delle domande, evitiamo quanto più è possibile affermazioni, trasmettiamo la
nostra esperienza personale di massoni e di studiosi d’esoterismo, coscienti
del fatto che la ricerca, la costruzione del tempio, ed il cammino lungo il
percorso dell’Arte Reale, non hanno mai fine.
Consapevoli
di essere in camera d’apprendista, non abbiamo potuto ne voluto dimenticare
che la massoneria scozzese, alla quale apparteniamo, consta di trentatré
gradi attraverso i quali, si compie il percorso iniziatico del massone.
Il
nostro leggere a tre voci quanto scritto, non significa soltanto che vi
leggiamo ciò che ognuno di noi ha scritto.
La
nostra esperienza iniziatica ci trova perfettamente in accordo su vari punti
fondamentali del cammino intrapreso, ma ci diversifica completamente il tipo
di studi compiuto, pertanto proprio in virtù dei principi massonici che ci
accomunano, abbiamo voluto trasmettervi le nostre conoscenze senza mescolarle
tra loro laddove non fossero equivalentemente approfondite, concordiamo inoltre
ancora sul fatto che l’atteggiamento inizialmente agnostico, che conduce lo
studioso verso un qualsiasi percorso iniziatico, ci avvicina alla verità solo
ed esclusivamente nel momento in cui è consapevolmente superato.
Ogni
cammino iniziatico dev’essere compiuto fin dove la capacità e la conoscenza
di ognuno riescono ad esprimersi coscientemente e consapevolmente, qualunque
altra giustificazione al proseguimento di un percorso iniziatico è falsa, ed
in quanto tale deviante e soprattutto inutile al conseguimento della Grande
Opera.
Vitriol
“Visita Interiora Terrae Rectificando Invenies Occultum Lapidem”
1 a Tavola.
*Non
è nostra intenzione spiegare le differenze costruttive e architettoniche di
Cattedrali e Templi iniziatici, bensì vogliamo indicare alle nostre menti
l’individuazione del diverso “linguaggio” di lettura che collega i
tre templi che prenderemo in considerazione. Cercheremo di entrare con voi
nella struttura più intima del tempio per aprire la via alla comprensione dei
messaggi celati e comuni nei tre templi: mistico, iniziatico ed interiore.
Cominciamo soffermandoci sul “costruire.
La
costruzione dei templi non è, come può apparire ad un occhio profano, statica.
Prendiamo per esempio la visita ad una cattedrale: frequentemente ci troviamo
in Cattedrali costruite sui resti di precedenti templi, (siano essi
paleocristiani o piccole Chiese) dopo secoli abbattuti o crollati in seguito a
disastri naturali, questi nuovi, ci appaiono splendidamente ricostruiti ed
ampliati. Notiamo quindi un continuo ricostruire, su antiche fondamenta…
Sovente, il visitatore profano ammira la cattedrale o il tempio in modo assai
frettoloso, ne osserva la maestosità e la bellezza della costruzione,
fermandosi ad una considerazione di globalità estetica, non potendone
percepire, proprio per la sua posizione di profano, i messaggi racchiusi nei
velati simboli alchemici, esoterici e misteriosofici, che sono spesso celati in
questi luoghi che mi piace definire: “spartiti di una sinfonia
nascosta”. Il visitatore profano, perde dunque gran parte della musicalità
e del messaggio racchiusi in quel mosaico di forme, proporzioni e colori, dove
tutto in assoluto, non è casuale, ma frammento prezioso di messaggi che formano
“La Grande Opera”.
– Un inciso –
Passiamo
per un attimo alla costruzione del tempio iniziatico, per ricordare che durante
le assemblee per le cerimonie rituali, veniva “tracciato” in un
preciso punto sul terreno il disegno simbolico del tempio che alla fine del
rito era cancellato. Anche nell’Antico rituale Massonico si tracciava il
disegno essenziale del Tempio sul terreno per poi cancellarlo alla fine dei
lavori e più recentemente, quando i templi Massonici erano siti in luoghi
chiusi, si usava srotolare, con l’inizio dei “lavori,” un tappeto raffigurante
i simboli del Tempio e al termine del Rito, il tappeto veniva riarrotolato
cancellando, se così mi si consente il tracciato o il disegno del Tempio.
Questa ritualità del costruire e poi al fine cancellare si ritrova anche nella
costruzione grafica del Mandala tantrico nella ritualità del Buddismo Tibetano.
Anche qui, quindi, si costruisce pazientemente per cancellare rispettosamente e
dopo una riflessione si ricostruisce ancora pazientemente e umilmente. La
costruzione del tempio interiore, non avviene forse all’insegna del “Solve
et coagula”? Ovvero, supera (rettifica) e ampliando ricostruisci
incessantemente? Ecco allora che si comincia a delineare quanto suddetto, in
altre parole si chiarisce il concetto che la costruzione del tempio è incessante
e perpetua nel tempo.
Torniamo
al nostro profano, questi, difficilmente si chiede perché molte cattedrali
hanno una cupola con dipinto un cielo stellato, e certamente non si pone il
problema di: cosa rappresenta la cattedrale? Raramente, si accorge del fatto che
molte sono con l’altare orientato a levante; ed ancora, non si chiederà se la
circuambulazione effettuata nel percorso attraverso le stazioni della Via
Crucis, possa essere anche un viaggio diverso, o si porrà mai la domanda: sono
solo fiori ornamentali le rosse rose delle icone? Se questo stesso profano, di
lì a poco fosse iniziato in una “scuola di pensiero”, magari come
apprendista massone, e con il tempo, riuscisse a divenirne un attento maestro,
una volta lasciato il “compitare” per il “riunire ciò che è
sparso”, potrà finalmente gustare una visione armonica e completa dei
templi. Allora anche entrando in un tempio massonico, forse stupito, troverà,
simbologie, forme e direzioni, simili a quelle degli altri templi mistici.
**
Se per la cattedrale, alla domanda “cosa rappresenta”? La risposta di
un profano, sarà scontata, e la maggior parte di loro risponderà che è un luogo
di culto, oppure che è la casa del Padre, per l’iniziato, la cattedrale e/o il
tempio, ha una valenza molteplice ben più complessa. Non si tratta soltanto di
una casa o di una costruzione fatta ponendo abilmente pietra su pietra, ma è
una costruzione di pietre vive, ogni iniziato è pietra di un grande tempio
comune, sono le energie vive di ognuno, cementate dall’amore fraterno che creano
un armonico Tempio, la costruzione del quale mai si conclude, perché è compito
di ognuno crescere e far crescere quel tempio. Ora magari qualcuno si chiederà:
cos’è, cosa c’entra il tempio interiore? Se l’iniziato vede il tempio come una
costruzione fatta di pietre vive, pulsanti, cementate dall’amore fraterno, e
trasporta questo concetto dentro di Se, troverà la sede principale del proprio
tempio interiore: il cuore. Il cuore è l’energia viva d’amore e di pulsione del
nostro costruire: Il profano lascia che sia la mente a parlare, l’iniziato fa
sì che i suoi pensieri prima di essere espressi dalle parole, siano filtrati
“dal cuore”. Nella simbologia massonica ci aiuta a capire questa
assonanza quella parte dell’allegoria rituale espressa nel punto in cui si
“recita” che ci spogliamo dei nostri metalli (ovvero gli affanni
quotidiani) fuori della porta del tempio, affinché ognuno di noi possa portare
nel tempio armonia ed amore per “costruire”, con i Fratelli, nuovi
disegni per l’ampliamento del tempio. Come possiamo fare questo se prima non
costruiamo l’armonia nei nostri cuori, in altre parole nel nostro tempio
interiore, o come lo chiamava il mio maestro, il nostro piccolo Tabernacolo
d’Amore?
Bene,
il tempo stringe ed i “segni” che abbiamo lanciato sono molti,
riprendiamone qualcuno; la deambulazione circolare della Via Crucis, che ci
riporta all’apparente moto circolare del Sole, i passaggi cadenzati dalle
stazioni, non ci ricordano i segni della ruota zodiacale? Entrando in un tempio
massonico troviamo i segni dello zodiaco, posti nel modo indicante la
“circulatio” basilare nel processo alchemico, quella che si mima
simbolicamente nella deambulazione all’interno del tempio massonico. Nel nostro
tempio interiore d’iniziati facciamo il cammino dalla nascita della primavera
arietina, (che possiamo assimilare alla primavera della vita) in un susseguirsi
di prove fino al Capricorno Solstiziale dell’inverno, e poi nuovamente, in un
moto perpetuo alla ricerca della Luce che si fa sempre più viva, avvicinandosi
al calore primaverile attraverso la “metamorfosi” spirituale, quasi
una morte iniziatica nel segno dei pesci, per rinascere ancora, rinnovati,
nella primavera arietina. Troppo bello sarebbe potermi soffermare sul
simbolismo “parlante” della ruota zodiacale, ma non è questa la sede,
rischieremmo di perderci. La direzione della cattedrale, come quella del tempio
massonico, e quella del tempio interiore, va da Occidente ad Oriente.
Questo
si può costatarlo in molte cattedrali (ad esempio: S.Maria del Fiore, S.Croce,
S.Miniato, S.Salvatore…eccetera) la posizione geografica dell’asse che dal
portone attraverso la navata giunge all’altare va da Occidente ad Oriente, la
cattedrale è quindi rivolta verso il sorgere del Sole. Il sole sorgente era
simbolicamente considerato sorgente di Luce, per analogia la luce di Cristo. E’
dalla finestra o vetrata sita dietro l’altare che penetra la luce del sole
nascente, che illumina e si proietta, dopo aver inondato la navata verso
l’ingresso posto ad occidente, da lì va verso il mondo esterno e dunque
simbolicamente inonda l’universo. Sia il tempio iniziatico, sia quello
massonico sono rivolti verso levante, in altre parole, verso il sorgere della
“luce che divora le tenebre”, interpretando il simbolismo nella duplice
versione di luce che distrugge il male, e che contrasta la tenebra cieca
dell’ignoranza ( “non uno stupido ateo”…). Così come per l’esempio
fatto per la cattedrale, l’altare con il celebrante era il punto d’emanazione,
così il punto occupato dal Maestro Venerabile è sorgente di luminosa saggezza.
Dal trono ad Oriente si diffonde la luce che ancora tenue, come quella
dell’alba, va verso la colonna degli apprendisti, in un crescendo verso sud,
alla colonna dei compagni. Così la luce della cattedrale si diffonde
all’esterno attraverso l’ingresso occidentale, così il massone non lascia la
propria luce confinata nel tempio, ma l’accompagna nel mondo, ed oltre, poiché
il tempio massonico non ha confini; sono la volta stellata e le colonne
dell’universo, i suoi confini.
In
questa sede, non importa se per il sacerdote la luce simboleggia quella
cristica, per l’agnostico massone è la luminosa sorgente della Conoscenza, che
nella vista dell’intimo tempio interiore può identificarsi nella conoscenza
illuminata e intrisa d’amore.
**
Carissime Sorelle e Fratelli, abusando ancora della vostra pazienza, attributo
fondamentale per il buon massone, vorrei riprendere anch’io uno dei “segni
lanciati” prima, e visto che le ho citate, vorrei parlarvi delle rose. Non
c’è cattedrale senza icone con una croce e delle rose, così come, più o meno
chiaramente, sono presenti nei templi iniziatici e naturalmente,
simbolicamente, anche in quello interiore.
La
rosa d’oro benedetta dal Papa per le regine, oppure la rossa rosa a cinque o
sette petali tanto cara al pensiero alchemico, ma forse, quella più vicina a
tutti e tre i templi, è semplicemente quella rossa. Nella cattedrale, e nel
tempio iniziatico è l’espressione di un dono d’amore. Amo particolarmente la
seguente interpretazione, che peraltro, a mio avviso è quella che maggiormente
collega il nostro disegno. Non vedo più quella rosa rossa solo come dono
profumato, ma come qualcosa di ben più “alto”. Si fa vibrante l’eco
del ricordo del Graal trasfigurato simbolicamente nella rosa che si tinge di
rosso raccogliendo il Sangue del Cristo. Di quello stesso Uomo che appeso alla
sua croce lasciò che il suo cuore squarciato donasse il prezioso sangue a
coprire di grazia, di misericordia e di amore il mondo intero. E’ in quel
tempio interiore che il profumo della rosa si fa musica e armonia, e l’amore di
cui è intrisa, lo scalda in un fuoco simile a quello del roseto che arde ma non
brucia.
Spenderò
le ultime parole per il tempio interiore. E’ lì in quella fucina alchemica che
la fiamma votiva della candela della cattedrale, passata dal tempio iniziatico
è divenuta fuoco distruttivo e creativo che nel Solveet Coagula si
è trasfusa dentro di noi, divenendo un fuoco d’amore che “arde ma non
brucia” che arde ma non si consuma perché perenne sia l’amore nei nostri
cuori. E’ nel cuore di quel tempio, è lì dove tutti i simboli trovati sulle
pareti dei templi, si fondono a quel fuoco, non più separatore ma calcinante,
che dona vita ad una musica avvincente, ad un’energia nuova che è collante
d’amore. E’ il tempio dove non è più necessaria una cupola stellata per
ricordarci il mondo “sottile” sopra di noi.
E’
il tempio dove nasce un Arcobaleno, stupendo ponte incalcabile dalla materia
pesante, veicolo perfetto per lo spirito illuminato che cerca ancora maggior
Luce fin a percepire quella musica che diviene alfine “armonia nelle
vibranti sfere”. I tre templi potrebbero essere visti come tre gradinate
susseguenti, proiettate progressivamente verso la scoperta di
“letture” sempre più vaste, complete e luminose, ma anche e
soprattutto, più intime e personali. Ecco come i simboli che sono presenti nei
luoghi di culto dell’umanità, nei templi, “trasmettono” il loro
significato universale
2a Tavola
Meditiamo
su la profonda simbologia del Tempio, poiché questa è allo stesso tempo
concreta ed astratta, rivelando nella sua forma esteriore significati interiori
profondi.
Il
tendere dell’uomo alla costruzione perfetta di tali architetture per creare al
loro interno quelle alchimie e riti tali da avvicinarlo e metterlo in contatto
con livelli di esistenza superiori, non è che l’espressione, il riflesso di un
qualcosa di naturale che avviene in lui e lo porta a costruire, con il
trascorrere delle vite, il proprio Tempio interiore per elevarsi ai livelli
spirituali ritrovando la via per la “Casa del Padre”.
Anche
il pellegrinaggio verso il Tempio contiene significati profondi, simboleggiando
il cammino interiore dell’uomo sul “Sentiero del Discepolo” e la
ricerca naturale del proprio Tempio interiore. Ma questo, fratelli, risiede
sempre in cima alla vetta più alta e la strada da percorrere è una, lunga,
difficile, tutta in salita, che richiede il trascorrere di tutte le vite
terrene con le loro sofferenze; e l’uomo comune la percorre ignaro, come spinto
da una forza progressiva che da impulso ad ogni vita manifesta, generata dal
“Grande Respiro di Dio”.
L’uomo,
con il suo libero arbitrio, può ritardare o accelerare il suo cammino, può
fermarsi e trascorrere vite intere attratto da ciò che illusoriamente appare
bello lungo la strada, preso da false gioie che risiedono lungo il sentiero,
capaci solo di soddisfare l’egoismo umano; oppure può avere la forza di alzare
lo sguardo e di intravedere la Luce del Tempio ed iniziare a comprendere lo
scopo.
L’uomo
così, per potersi illuminare del suo pieno bagliore, lascerà la strada in cui
fluiscono moltitudini umane e si arrampicherà su sentieri laterali più duri e
scoscesi ma sicuramente più brevi, iniziando a camminare sulla terra senza più
affondare il piede nel fango.
Questi
sentieri che paiono così ardui e faticosi sono i “Sentieri del
Servizio”, sentieri dove l’uomo si arrampica spinto dalla gioia dell’Anima
che vede il proposito e dove , tutte le volte che sale è disposto a scendere
per aiutare coloro che sono più in basso di lui.
Questo
spirito, che durante il percorso avrà purificato la sua personalità e
cancellato l’ultima stilla di egoismo, consacrando le sue energie per il bene
dell’Umanità, questo Spirito allora potrà accedere alla “Corte Esterna del
Tempio”.
Qui
affronterà il Labirinto che ricorda all’uomo che solo dopo aver superato la
confusione e l’illusione del mondo materiale si può trovare la strada che porta
alla Luce della Conoscenza e passandolo si troverà al cospetto del Tempio con
tutti coloro che, nel loro diverso modo di giungervi, vi si ritrovano animati
dalle stesse aspirazioni e comprenderà chiaramente il Proposito.
E’
nella “Corte Esterna” che inizierà il “Grande Lavoro”,
poiché coloro che detengono le chiavi del Tempio non spalancheranno mai le
porte a chi non vi può accedere.
Qui
continuerà la purificazione dei nostri difetti, lo sviluppo dell’Amore
altruistico ed il controllo del pensiero con l’eliminazione delle bassezze
delle nostre vibrazioni per creare una grande fratellanza mentale dove
convoglieranno i pensieri più alti e nobili. Quando con il Lavoro, durante il
trascorrere delle vite, la personalità sarà purificata e pronta ad infondersi
della “Luce dell’Anima”, le porte del Tempio si spalancheranno e
finiranno le “iniziazioni continue della vita” per affrontare le
“Quattro Grandi Iniziazioni” delle Quattro Porte d’Oro del Tempio.
Qui
disposti alla “Grande Rinuncia” del desiderio della vita, non
lasceremo che un solo legame con ciò che è terreno: il “Servizio”,
disposti al sacrificio del peso di un corpo fisico solo per l’aiuto degli
altri.
Così
il Tabernacolo del Tempio sarà aperto e il calice, che simboleggia l’Anima
racchiusa nel corpo fisico, sarà elevato al cospetto dei Maestri per liberarla
dal fardello delle vite terrene.
Alla
Massoneria che, secondo i Maestri spirituali, dovrebbe essere la depositaria
delle Conoscenze, dei simboli, dei rituali e delle Parole di Passo che
permettono il contatto fra il Regno Umano e quello dei Deva, spetta l’impegno
di divulgare la Scienza dello Spirito e a noi massoni di tutti i gradi su
questa terra, in questa vita, in questa nostra evoluzione, comprendere che
anche il cuore umano diviene il più sacro dei Templi, il più santo dei Luoghi
Santi, una volta che vi sia penetrato al suo interno l’Amore Universale.
Una volta mi toccò di vedere che uno dei miei compagni si pentì, calpestò il voto e ridivenne miscredente… con la faccia stravolta, agitatissimo, fece un gran baccano davanti alla tenda delle Guide; quando ne uscì il Fiduciario, lo investì con violenza, dicendosi stanco di partecipare a quella spedizione di pazzi, che non avrebbe mai raggiunto l’Oriente, stufo di dover interrompere il viaggio più giorni per sciocchi scrupoli astrologici, arcistufo di quell’ozio, delle processioni puerili, delle feste floreali, dell’importanza attribuita alla magia, di quel mescolare la poesia con la vita…Fu una scena orribile e penosa, ci sentimmo stringere il cuore dalla vergogna, e nello stesso tempo dalla pietà. Il Fiduciario lo ascoltò gentilmente… e disse:“Hai preso commiato da noi e ritornerai dunque alle utili fatiche. Hai preso commiato dalla Lega e dal pellegrinaggio in Oriente, dalla magia, dalle feste floreali, dalla poesia. Sei libero, sei sciolto dal Voto !”“Anche dal voto di tacere ?”, rispose l’altro.“Ricorda, tu hai giurato di non rivelare ai miscredenti il Segreto della Lega. Poiché, come vedo il Segreto lo hai dimenticato, non lo potrai comunicare a nessuno”. Hermann Hesse, uno dei Fratelli più illuminati della nostra epoca, ci ha appena descritto, in queste poche, drammatiche righe, il tormento di un’anima che non solo aveva dimenticato il Segreto della Lega, ma che, forse, mai aveva conosciuto. Dal prosieguo della lettura comprendiamo che Hesse parla dell’Istituzione e del Segreto Massonico. Nel rito Cristiano Ortodosso, l’officiante si ritira dietro una cortina tesa tra lui ed i fedeli e legge, a voce alta, il Rituale della Transustanziazione, senza il timore di svelare ciò che non può essere svelato, perché di quel Misterioso Segreto è lui – e solo lui – l’unico depositario in tutta l’assemblea, anche se sono presenti altri sacerdoti. E’ chiaro che il Segreto non sono solo quelle Parole di Verità, che tutti liberamente odono o possono leggere da un Messale, ma sta nelle Parole, nel Gesto, nel Silenzio interiore dell’officiante, che in quel momento – e solo in quel momento – attraverso il Rituale – gira la chiave nella toppa, apre la porta, accede al Soprannaturale e ne viene investito del Potere. Renè Guènon afferma che la Chiesa e la Massoneria sono le uniche organizzazioni Iniziatiche depositarie del Segreto della Palingenesi. La prima privilegia la divulgazione exoterica della verità – o meglio parte della verità trattenendo in seno al suo clero più evoluto questo Segreto – e semina dogmi, molti, e briciole di verità – poche – al Fedele, che proprio perché Fedele deve abdicare alla Conoscenza ed alla Ragione. La seconda ha, come fine, insegnare al suo Adepto cosa e come fare per intravvedere quel Segreto, come mantenere in equilibrio la bilancia della sua Vita, bilancia sui cui piatti sono il Fato ed il Libero Arbitrio. Ma, purtroppo per noi, neppure nei Rituali Massonici, pur essendone indicati gli Strumenti e le modalità del loro utilizzo, troviamo svelato il Segreto. Gli Strumenti sono nel Tempio e fuori dal Tempio, sono divulgati nei libri, sono in internet, ma le modalità vengono indicate e impresse nel Recipiendario, a partire dall’istante in cui entra nel Gabinetto di Riflessione. E’ proprio qui, in questo buio anfratto della Terra, davanti all’immagine del nulla della vita terrena, che il profano comincia a vivere, attraverso il suo segreto simbolismo, lo svolgimento della separazione degli elementi costitutivi dell’Essere che avverrà dopo la morte, per poter poi recepire il fine vero dell’Iniziazione Muratoria. E l’Iniziazione è come un piccolo seme di senape, che, sprofondato negki anfratti bui della Terra, viene prima macerato dall’acqua senza la quale non può germinare, per poi poi rompere la crosta ed emergere all’aria. Ma solo il calore e la luce del sole potranno renderlo albero. Il Battesimo e l’Iniziazione sono due inizi, autonomi e totalmente antitetici: l’uno è passivo, l’altro è attivo e personale, pur necessitando, talora, dell’insegnamento di una Guida. Le modalità sono quelle tramandate dall’Ermetismo: a nulla serve quindi cercare di penetrare l’Insegnamento Esoterico senza i due elementi indispensabili per iniziare il cammino, quel viaggio dell’anima umana, avvolta dalle tenebre, verso la sua Libertà Prima. Il primo elemento è definito Intervento della Provvidenza, il secondo è un’occulta e misteriosa predestinazione, quella sete che lo fa diventare un vero uomo di desiderio. Ecco quali sono le fondamentali qualificazioni iniziatiche. Altre, il censo, l’erudita conoscenza non lo sono. La Libera Muratoria ha ereditato, nel fluire dei millenni, da un lato, l’insegnamento formale della Gnosi, dall’altro, il sapere degli antichi cenacoli esoterici ed occulti, le cui pratiche iniziatiche si sdoppiavano in “piani” più sottili. Così, ad esempio, l’uscita dal Gabinetto di Riflessione simbolizza il primo contatto, dopo la morte, con le Sfere Spirituali che seguono immediatamente il piano fisico, perché, come dice Jacob Bhoeme, “non vi è differenza.essenziale tra la Nascita Eterna, la Reintegrazione e la scoperta della Pietra Filosofale. Tutto essendo uscito dall’Unità, tutto deve ritornarvi in modo simile…” Gli Alchimisti hanno conservato e dimostrato nei secoli la fondatezza dell’Ermetismo e dell’Alchimia. I soffiatori li hanno ignorati ed hanno creato la chimica. Molti Autori, Guènon in testa, sostengono che la stessa cosa accadde per la Massoneria quando, nel 1717, venne sancito il predominio della speculazione sull’Operatività. Per nostra fortuna, qualche Illuminato ha creato i Riti, i quali, seppure con modalità operative diverse, continuano a trasmetterci parte di quegli Strumenti e di quelle modalità operative necessarie alla realizzazione della Grande Opera. A questo punto, una serie di fattori esterni rende il nostro lavoro ancora più complicato. Mi riferisco alle diverse condizioni socio ambientali e culturali degli adepti, alla degenerescenza costante e progressiva della società, ed infine alla manipolazione cautelativa dei rituali, operata giusto per proteggerli da malintenzionati. Per quel che riguarda i primi due fattori, senza neppure andare troppo in profondità, possiamo osservare che anche la Chiesa, anzi le tre grandi religioni monoteistiche in generale, si trovano nelle stesse condizioni: preti che hanno scelto la politica anziché una missione salvifica, musulmani che mangiano carne di porco e si ubriacano durante il ramadam, ebrei che imprestano ad usura di sabato . . ., insomma, come dice don Baget-Bozzo, l’anticristo sta conducendo il suo attacco su tutti i fronti, e noi, quasi, non ce ne accorgiamo. Ma anche il rischio che la controiniziazione potesse insinuarsi nei nostri Templi in Massoneria deve sempre essere stato alto, al punto che riscontriamo frequentemente nei rituali la frase seguente: “Avvertite i Fratelli che non è più consentito passare dall’una all’altra Colonna nè è più consentito parlare di politica o di religione, perché tutto deve essere senno, benefizio e giubilo” Un richiamo all’Armonia di tale solenne portata è davvero incomprensibile, se non ve ne fossero stati gravi motivi di natura profana già due-tre secoli fa. Richiamo solenne, quasi un ammonimento dettato da fatti contingenti, ma la cui presenza, o la cui assenza, nulla aggiunge, e nulla toglie, al significato del Rituale. Mentre qualcuno, con scarso convincimento, sostiene che si tratti di un invito a “centrarsi” nel momento presente, pare che la maggior parte dei Fratelli l’accetti così, “per fede”, senza chiedersi se la spiegazione sia un po’ stiracchiata; forse, quegli stessi Fratelli non si stupirebbero se in chiesa il sacerdote invitasse i fedeli a prepararsi alla Consacrazione, dicendo “adesso levate i piedi da sopra i banchi, sputate la gomma e spegnete le sigarette, perché, ora, cominciamo a fare le cose sul serio …”. Nel 1785 venne pubblicato a Venezia, dall’editore Leonardo Bassaglia, un libretto intitolato “Istituzioni, Riti e Cerimonie dell’Ordine dei Francs-Macons, ossian Liberi Muratori, colla descrizione e disegno in rame della loro Loggia” (Chi lo desiderasse, può trovarlo alla Biblioteca Marciana, è il volume numero 127.432). Quest’opera riporta accuratamente Rituali, Segni, Toccamenti, Marcia, Catechismo, Arredi del Tempio, Disposizione delle Luci, Iniziazioni, Elevazioni e quant’altro, precorrendo di un secolo e mezzo il libraccio di Leo Taxil, di cui tutti abbiamo notizia. Per quanto fossero stati accurati nelle descrizioni, né l’uno né l’altro sono stati, però, in grado di svelare il Segreto Massonico: nessuno può dare ciò che non possiede ! Fortunatamente i nostri fratelli del 1717 sono stati meno accurati e meno professionali di chi bruciò la biblioteca di Alessandria, con la conseguenza che così, oggi, non solo troviamo molte cose superflue, ma anche scopriamo che passi assenti in un Rituale, li troviamo in un altro, e viceversa. Nessun atto deve essere compiuto a caso, nessuna parola deve essere considerata un modo di dire, tutto deve essere giusto e perfetto per trasmettere le modalità di cogliere il segreto. Indispensabili modalità celate nella simbologia costruttiva del Tempio, nella Deambulazione, nella Squadratura, nella corretta successione delle Operazioni Rituali, nel modo di comporre il Passo, il Segno, l’Ordine, nei Simboli perché possano creare, con la loro forma d’onda la vibrazione essenziale, quelli Fissi sempre presenti nel Tempio e quelli Mobili, che si concretizzano nell’accensione dei Lumi e dei Fuochi delle Colonne, nella posizione delle Colonnine, nel tracciamento del Quadro, negli atti delle Luci, degli Ufficiali, dei Fratelli, modalità, cioè, costituite dal – e nel – flusso della Parola e del Pensiero, dalla – e nella – Volitività e dalla – e nella – Azione Energetica che ogni Pietra Vivente nel Tempio apporta per costituire l’Officina. Qualunque soggettista, alla ricerca di uno scoop nel mondo massonico, con il semplice ausilio di attitudini e strumenti culturali alla portata di tutti, potrebbe costruire un corretto rituale. Ed esso, paradossalmente, potrebbe anche essere efficace, anche se redatto da un profano, perché il Segreto, inesprimibile ed ineffabile, non è impresso sulla carta stampata, ma in un altro Luogo, che solo durante i Lavori ci viene svelato. Ho detto. Fr.·. A.B
Il primo Dovere del Massone è
conoscere i propri Doveri. L’ideale sarebbe, che li vivesse, non perché li
conosce, ma perché semplicemente fanno
parte integrante della sua natura massonica, del suo cuore, della sua mente,
del suo carattere e quindi del suo comportamento verso se stesso, i fratelli,
il prossimo, la natura, ecc.
Ma
conoscere i propri Doveri e, segnatamente, applicarli correttamente, non è per
niente cosa facile. È pertanto giusto e importante che durante gli ultimi tre
secoli i nostri predecessori illuminati abbiano creato delle guide massoniche,
dalle quali risultino gli scopi del nostro Ordine e di riflesso i Doveri di
ogni Massone.
Per guida possiamo intendere molti e diversificati mezzi
d’istruzione; tutta la letteratura massonica (quella scritta da veri Massoni),
le Costituzioni e gli Antichi Doveri di J. Anderson, i Landmarks, ma
soprattutto i Rituali di cui la Promessa solenne rappresenta il nocciolo che
racchiude in sé tutti i Doveri sia orizzontali che verticali, ossia i Doveri
esteriori-sociali e quelli interiori-personali. Infatti, ogni volta che il
Massone rivive l’Iniziazione e riascolta la Promessa, non può non sentire il
richiamo della Livella, del Filo a piombo e della Pietra greggia tanto
difficile da levigare. Fondamentale è dunque il Dovere della partecipazione,
senza la quale la Tradizione massonica non può essere né percepita né
tramandata. Il perfezionamento individuale, la libera ricerca della Verità e il
miglioramento dell’umanità, obiettivi basilari della Massoneria, implicano
grandi responsabilità e precisi Doveri per tutti i Massoni.
Di
questi tempi, in Massoneria, un po’ a tutti i livelli, si parla anche del
Dovere di una certa non ancora ben precisata apertura al mondo profano. Questo
è pericoloso; la Massoneria può perdere molto, mentre i vantaggi rimangono per
ora sconosciuti. Occorre prudenza: non dimentichiamo mai di appartenere ad un
Ordine Iniziatico, i cui valori tradizionali ed esoterici appartengono
esclusivamente alla sfera intima sia delle Logge sia dei singoli Massoni.
Conoscere i propri Doveri di Massone non è difficile. Il cuore e la mente ce li
dettano incessantemente; occorre allenare la volontà e la forza per compierli.
2. Non ti farai idolo né immagine alcuna di ciò che è lassù in
cielo, né di ciò che quaggiù sulla terra, né di ciò che è nelle acque sotto la
terra. Non ti prostrerai davanti a quelle cose e non le servirai. Perché io il
Signore tuo Dio sono un Dio geloso, che punisce la colpa dei padri nei figli
fino alla terza e alla quarta generazione per quanti mi odiano, ma usa
misericordia fino a mille generazioni verso coloro che mi amano e osservano i
miei comandamenti.
3. Non pronunciare invano il nome del Signore tuo Dio perché il
Signore non ritiene innocente chi pronuncia il suo nome invano.
4. Osserva il giorno di sabato per santificarlo, come il Signore
Dio tuo ti ha comandato. Sei giorni faticherai e farai ogni lavoro, ma il
settimo è il sabato per il Signore tuo Dio: non fare lavoro alcuno né tu, né
tuo figlio, né tua figlia, né il tuo schiavo, né la tua schiava, né il tuo bue,
né il tuo asino, né alcuna delle tue bestie, né il forestiero, che sta entro le
tue porte, perché il tuo schiavo e la tua schiava si riposino come te.
Ricordati che sei stato schiavo nel paese d’Egitto e che il Signore tuo Dio ti
ha fatto uscire di là con mano potente e braccio teso; perciò il Signore tuo
Dio ti ordina di osservare il giorno di sabato.
5. Onora tuo padre e
tua madre, come il Signore Dio tuo ti ha comandato, perché la tua vita sia
lunga e tu sii felice nel paese che il Signore tuo Dio ti dà.
6. Non uccidere.
7. Non commettere adulterio.
8. Non rubare.
9. Non pronunciare falsa testimonianza contro il tuo prossimo.
10. Non desiderare la moglie del tuo prossimo. Non desiderare la
casa del tuo prossimo, né il suo campo, né il suo schiavo, né la sua schiava,
né il suo bue, né il suo asino, né alcuna delle cose che sono del tuo prossimo.